Il patrimonio Unesco in Ucraina
Nelle classi terminali dei licei Cavanis, durante il primo quadrimestre di scuola, l’insegnante di Arte ha sviluppato una serie di lezioni sul patrimonio culturale secondo l’Agenda 2030 e la legislazione italiana in materia di tutela e protezione. In particolare i giovani che affronteranno a breve la Maturità sono stati invitati a dibattere su quali siano stati gli sviluppi semantici nel corso dei secoli del concetto di patrimonio culturale, sia mondiale che identitario per ogni singolo popolo e che cosa si intenda oggi con questo termine complesso e suggestivo. Non poteva mancare un occhio all’attualità e alle organizzazioni statali e internazionali di protezione, salvaguardia e promozione (UNESCO in primis). Lo scorso 23 febbraio in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina si è voluto comprendere e ricercare quale fosse la ricchezza artistica e culturale di questo Paese poco distante dal nostro. Lo spunto ci è stato offerto dalle foto dei monumenti italiani e mondiali colorati dalla bandiera blu e gialla dell’Ucraina che i mass media hanno trasmesso e dalla solidarietà che ne è nata Da lì, è nata la voglia di tenere viva l’attenzione sui principali siti Unesco, sulle bellezze dell’umanità frutto di secoli di storia e di culture diverse. Non più dunque solo immagini di distruzione ma consapevolezza, studio con la volontà dei nostri ragazzi di scoprire qual è il patrimonio culturale ucraino. I lavori di presentazione sono stati esposti il 25 marzo scorso a lezione: i ragazzi, in cattedra, hanno condiviso le loro ricerche per individuare ciò che di bello c’è da proteggere. Alcuni di loro hanno anche realizzato un modellino in scala del complesso architettonico della Residenza dei Metropoliti bucovini e dalmati, mettendo alla prova abilità tecniche, manuali e creative. Hanno riflettuto sulle concrete possibilità di salvaguardia di un bene culturale in condizioni estreme come quelle della guerra, hanno confrontato le opere ucraine con oggetti e stili dell’arte italiana ed europea studiata. Per ogni oggetto artistico ucraino studiato, gli studenti hanno presentato lo stato di conservazione e di utilizzo fino a prima della guerra e sulle loro condizioni (per quel che è possibile sapere) in queste giornate di guerra. Impegno, originalità ed entusiasmo non sono mancati…”Prof non pensavamo che ci potessero essere in Ucraina dei posti così ricchi di storia e così belli da preservare!”.