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Il vescovo Michele per i docenti Cavanis

E’ arrivato da solo, senza autista, Michele Tomasi vescovo di Treviso, lo scorso 2 settembre: ha partecipato all’intera mattinata di formazione dei docenti Cavanis di Possagno, nella sede di Villa Buon Pastore. Dopo la preghiera iniziale (condotta dal direttore, p. Diego), ha cominciato la sua riflessione riconoscendo che l’insegnante è un adulto mentre l’allievo è un adolescente. E ha osservato che le parole “adulto” e “adolescente” derivano dallo stesso verbo latino (adolèscere) che significa crescere, quindi sviluppare la stessa umanità, ma anche aumentare la speranza, la sicurezza, l’affidabilità, la stabilità. La secondo riflessione di mons Tomasi ha riguardato la scuola come relazione, empatia, cura. Perché nella scuola il cammino lo si fa insieme, aiutandoci, in sintonia tra allievi e docenti, tra docente e docente, tra scuola e territorio, tra persone e creato: se il creato grida e soffre la scuola deve mettersi in ascolto del “diversamente vivente”. Il rischio culturale dell’insegnamento (e di ogni scuola, anche della paritaria!) è quello di spezzettare il sapere come se la realtà fosse spezzettata nelle diverse materie. I ragazzi affidati alle nostre scuole hanno bisogno di una visione unitaria. Se infatti ci sono competenze specifiche, la vita però è il tutto (“che è superiore alla somma delle sue parti”). E la scuola non è istruzione alla matematica o all’inglese ma è educazione alla vita, è armonia di competenze… Se i ragazzi, oggi, sanno un sacco di cose (e questo è un bene), essi però cercano risposte di senso, sintesi vitali dei saperi, ambienti capaci di passare non solo informazioni ma anche atteggiamenti, metodi, stili, relazioni efficaci. Terza parte dell’intervento di Tomasi ha riguardato il valore della pluralità (di caratteri, di competenze, di inclinazioni, di stili, di esperienze…): al di là delle differenze che ci completano e ci esaltano, c’è qualcosa che ci unisce, ed è la ricerca della bellezza dell’umano. Ecco che la pluralità, quella buona, alimenta il dialogo (non lo scontro), rafforza la coesione (non il sarcasmo), guida i nostri passi (non rallenta il percorso). E come tutti i salmi finiscono in gloria, il vescovo Michele ha voluto fermarsi a pranzo coi docenti (all’agriturismo Riva dee Ciope) e continuare a tavola il sapido conversare tra amici. E’ la seconda volta in pochi mesi che mons. Tomasi viene al Cavanis di Possagno: la prima volta è stata lo scorso 29 aprile quando ha incontrato tutti gli studenti della nostra scuola, dalla primaria alle superiori. E tornerà presto per una delle iniziative di “6InsuperAbile”.

Primo Open Day dell'anno: ti aspettiamo!
Ti invitiamo a scoprire la nostra scuola in un'atmosfera speciale, ...
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