I prof del Cavanis fanno le prove generali
La lezioni riprendono, anche al Cavanis di Possagno, il 13 settembre. Ma sono ormai 15 giorni che i docenti della nostra scuola si riuniscono nell’edificio del Liceo Calasanzio (dove i lavori di ristrutturazione e ammodernamento vanno velocemente verso la conclusione). Gli insegnanti hanno fatto diversi incontri, tra la fine di agosto e i primi di settembre, sia per la formazione sia per la pianificazione dell’anno scolastico (calendario, scadenze, eventi, organizzazione, aule, aggiornamento, offerta formativa ecc.). Ma quello che ci sembra più utile da segnalare è il clima positivo e propositivo che fin da subito si è creato tra gli insegnanti, soprattutto la felice integrazione tra i “vecchi” e i “giovani”: i primi offrono esperienza, considerazione, saggezza… Gli altri riversano freschezza, giovialità, entusiasmo. In tutti si crea un mix sorprendente, umano, fantasioso e persino leggero, senza che questo termine abbia il sapore della superficialità. Tutti condividono il caffè, i dolcetti e, qualche volta, anche il pranzo. Sappiamo bene quanto è utile che i docenti di una scuola lavorino in spirito di sinergia e sintonia, in clima di empatia e benessere: i nostri studenti, dai bambini della Primaria ai più grandi delle Superiori, avvertono subito in aula, nei corridoi, nei cortili e nei laboratori quel clima eccezionale di collaborazione, pazienza, umanità, fiducia, complicità, cordialità che vibra tra i docenti. Inoltre, la facilità con cui nell’ambiente Cavanis si lavora tra gli insegnanti e nelle classi riesce a trasmettere nell’esperienza formativa quotidiana la reale consapevolezza agli studenti e alle famiglie che non ci sono salti didattici o esistenziali tra elementari, medie e superiori ma che il cammino educativo (secondo il carisma Cavanis) intende accompagnare in modo unitario, progressivo e integrale il bambino piccolo lungo il suo personale percorso di vita fino alle porte dell’università. Non ci si stupisce quindi se tra le attività dei docenti svolte al Cavanis nei giorni precedenti all’avvio delle lezioni ci fossero anche dei laboratori di team building (ma, forse, sarebbe bene dire: building in team!): gli insegnanti tutti, divisi in gruppi di lavoro, hanno saputo inventare, con alcuni materiali di base, oggetti simbolici per provare a dare un senso al loro lavoro tra i ragazzi, cercare di spiegare il valore dell’apporto del singolo, costruire un afflato partecipativo che non lascia nessuno indietro.