Salamanca, laboratorio di eccellenza per l’insegnamento dello spagnolo
Due docenti dell’Istituto Cavanis nella storica città universitaria per un corso di formazione finanziato dall’UE. Un’esperienza di scambio internazionale che rinnova la didattica
La lingua di Cervantes continua a conquistare nuovi spazi nelle aule europee, e l’Italia non fa eccezione. Dal 19 al 27 luglio scorso, due docenti di spagnolo dell’Istituto Cavanis, le professoresse Rossella Alberti e Montserrat Castells, hanno vissuto un’esperienza formativa di primo piano nella prestigiosa Salamanca, presso la scuola Sampere, riconosciuta dall’Instituto Cervantes, l’ente di riferimento per la promozione della lingua spagnola nel mondo.
Il corso di formazione, della durata di 20 ore accademiche, si è rivelato un vero e proprio crocevia di metodologie innovative per l’insegnamento dello spagnolo. Interamente finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dei programmi di mobilità per l’istruzione, l’iniziativa ha rappresentato un’opportunità preziosa di aggiornamento professionale e confronto internazionale.
La selezione dei partecipanti è avvenuta attraverso un bando competitivo che ha attirato docenti da tutta Europa – Spagna, Italia, Belgio, Polonia – oltre a una rappresentanza d’eccezione: i colleghi di una scuola bilingue del New Jersey, testimonianza della crescente diffusione dello spagnolo anche oltreoceano.
Ma il programma non si è limitato alle sole lezioni frontali. La formula vincente ha integrato la formazione didattica con un’immersione culturale autentica: visite guidate e attività ludico-pedagogiche hanno permesso ai partecipanti di respirare la cultura spagnola in una delle sue città più simboliche, dove l’università fondata nel 1218 continua a essere faro di sapere e tradizione.
“L’esperienza si è rivelata estremamente stimolante”, racconta chi ha partecipato al corso. “Il confronto con colleghi di diverse nazionalità ha aperto nuove prospettive su come rendere l’apprendimento dello spagnolo più coinvolgente e appassionante per gli studenti.”
Un risultato che conferma l’importanza degli scambi culturali europei nel rinnovare continuamente l’approccio all’insegnamento delle lingue straniere, trasformando ogni lezione in un ponte verso nuovi orizzonti culturali.




