Al Cavanis, perché la memoria della Shoah non si spenga
27 gennaio, una giornata per ricordare ma per la classe 3A delle scuole medie Cavanis di Possagno ha significato soprattutto ricordare se stessi. In questo periodo di emergenza sanitaria in cui i rapporti sociali sono quasi azzerati, il pericolo di perdersi e di non trovarsi o riconoscersi più è alto. Ecco perché i ragazzi e le ragazze hanno lavorato sul ricordo di un evento terribile, il rastrellamento del Velodromo d’inverno di Parigi (retata di massa degli ebrei operata dalla polizia francese nell’intera città di Parigi, tra il 16 e il 17 luglio 1942): i nostri studenti sanno recuperato le emozioni buone, tutte, sanno vigilare “per impedire che torni la nuvola nera e perché ciò che è accaduto non si ripeta” (come ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella). Sono anche riusciti a dare uno sguardo al proprio futuro, i nostri ragazzi: “Cosa vorreste che i vostri pronipoti sapessero di voi?”, ha chiesto la loro insegnante di Lettere (Marida Porcellato): “avete la possibilità di realizzare la vostra valigia e inserire chi siete, i vostri punti di forza, i vostri valori”….