Il Cavanis è tornato nella Casa del Sacro Cuore
E’ una tradizione antica per noi del Cavanis fare gli esercizi spirituali nella splendida Casa del Sacro Cuore, sul Col di Draga, a Possagno: una residenza immersa nel verde a mezza costa del massiccio del Grappa. Col lockdown, ogni attività è stata sospesa, ma adesso che la scuola è ripresa e nel rispetto di tutte le misure sanitarie, i nostri ragazzi delle medie sono potuti salire in quel luogo dell’anima che è la Casa del Sacro Cuore. Sono stati tre giorni di riflessione, di amicizia e conoscenza interpersonale. Infatti, l’educazione Cavanis non si ferma soltanto all’istruzione: essa include anche la formazione umana, del cuore e della mente. Il tema proposto per la riflessione questo anno è “non si può vivere sano in un mondo malato”. La realtà del Covid-19, i catastrofi naturali, gli incendi di tante foreste nel mondo che stiamo vievendo ora ci mostrano fino a che punto il mondo è malato ed esso è reso malato dall’uomo stesso. Perciò, ci vuole una cura immediata perché il mondo si rivesta ancora della bellezza originaria con cui il Creatore l’ha creato. La cura è quella che ci ha proposto il papa Francesco: “procedere ad una ecologia integrale”. Ciò vuol dir che l’uomo deve procedere a una cura attenzionata di tutti e tre i gradi delle sue relazioni: relazione con se stesso, relazione con il creato e relazione con Dio. In realtà, le situazioni disastrose attuali hanno dimostrato la fragilità, la debolezza e la finitudine dell’uomo. L’uomo non può vivere solo, egli non può vivere con le sole proprie forze; egli ha bisogno dell’altro ma soprattutto di quell’Altro che l’ha sempre voluto bene.
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