Il Cavanis sulla strada indicata da papa Francesco
Padre Diego, direttore del Cavanis di Possagno, ha scritto al personale docente e amministrativo della nostra scuola: La comunità Cavanis è un luogo dove i giovani devono sentirsi accolti e amati, e con loro la comunità cerca punti in comune piuttosto che i motivi di attrito causati dalle differenze generazionali e di mentalità. Solo camminando insieme si scopre che il mondo non finisce con noi, che la comunità Cavanis che educa non si fa allo specchio. Sono scomparse molte pratiche e abitudini religiose nei nostri ambienti educativi. Ma non per questo i giovani hanno smesso di interrogarsi su questioni epocali come quella che tutti ci troviamo a sperimentare: la fede già fragile sembra essersi come arresa davanti alla complessità di un mondo indecifrabile. Il rapido succedersi delle crisi ha reso la nostra società ancor più (apparentemente) allergica a letture religiose. La mentalità occidentale, che pone al centro dell’essere umano le sue esigenze materiali, ha permeato culturalmente ogni luogo ma non coincide affatto con la fede cristiana. La fede è qualcosa che coinvolge tutto l’essere umano e gli cambia la vita. La fede non è una delle tante proposte di senso, sempre incomplete e insoddisfacenti, che vengono offerte sul mercato delle credenze (si va dalla pretesa di “dimostrare Dio” a forza di ragionamenti, al trionfo del paradigma tecnologico che offre salvezze parziali). Non si vive per questo: il carisma Cavanis, con franchezza oggi preziosa, riporta la sorgente dell’essere cristiani a “una dimensione di relazioni di fiducia” per un mondo in cui siamo “Fratelli tutti”. E’ per questo che padre Diego ha raccolto l’invito di papa Francesco di avviare un cammino sinodale sull’essere Chiesa nel nostro ambiente educativo Cavanis. E’ in corso la raccolta di testimonianze tra docenti, personale ed ex allievi la cui sintesi verrà poi inviata in diocesi a supportare il cammino sinodale di tutta la Chiesa che è in Treviso.