Il Natale delle Medie Cavanis
Lo spettacolo di Natale che la scuola media Cavanis di Possagno ha voluto regalare alle famiglie è stata all’insegna dell’allegria e dei valori veri di questa festa. Tra canti tradizionali e moderni in italiano, inglese, spagnolo e tedesco, i ragazzi hanno saputo commuovere e coinvolgere gli spettatori per recuperare il senso del Natale in famiglia fatto di condivisione e allegria. Nella rappresentazione, però si è voluto dare spazio anche a chi nel mondo vive in guerra o è vittima di violenza, a tutte quelle persone che passeranno queste feste esattamente come ieri, con la speranza di un domani di pace e serenità. La recita de “Un Natale tra i fusi orari” ha voluto ripercorrere il globo indicando i Paesi in cui non potrà esserci il Natale che tutti vorremmo, semplicemente perché interessi economici, politici o prevaricazione sociale hanno maggiore valore rispetto alla dignità umana e all’uomo stesso. Ma tuttavia, un barlume di speranza c’è, grazie a tutte le persone che si prodigano, e a volte donano la propria vita, affinché nel mondo possa esserci finalmente un Natale per tutti. E’ proprio grazie a queste persone che trovava riscontro il messaggio natalizio di papa Giovani Paolo II nella benedizione «Urbi et Orbi» del 2001 in cui parla dell’uguaglianza tra tutti a prescindere da nazione o razza di appartenenza perché rappresenta “il bimbo qualunque che per Cristo è qualcuno”. Significativa la presenza nella recita di Jeremie Mundele, il giovane congolese che condivide la sua vita coi padri anziani di Possagno, che ha scelto e recitato una poesia congolese, altro Paese corroso dagli interessi economici. Significativa la sua presenza proposta dagli stessi nostri ragazzi, chiaro indice di quanto importante sia nella nostra scuola l’attività dei padri Cavanis che si relazionano con i ragazzi.
Un grazie doveroso a padre Edmilson Mendes, superiore della Congregazione per l’Italia, che ha voluto essere presente alla giornata ed ha condiviso le emozioni di adulti e piccini.