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La società occidentale è ormai lontana dai valori che per secoli l’hanno caratterizzata. Il mondo globale si è così velocemente evoluto e l’orizzonte esistenziale si è così alterato che non sono più considerati, oggi, valori assoluti la pace, Dio, la cultura, la vita, l’identità, la famiglia, la persona, la Storia, la spiritualità…
Piuttosto è preferito un benessere individuale, meglio supportato dalle novità digitali che dalle relazioni umane, costruito attorno a un leggero tono emozionale, in una continua tensione verso un futuro che però si manifesta in ogni momento come già arrivato e quindi già superato.
La cultura contemporanea si occupa di frontiere cognitive sempre più appassionanti e, nel contempo, alla portata di tutti, come quella delle macchine intelligenti (gli automi, i robot), della biotecnologia, della medicina genetica e rigenerativa degli organi danneggiati.
Di fronte a questi scenari inediti, sorprendenti e talvolta inquietanti, i giovani (e la scuola) accolgono la sfida accattivante delle nuove tecnologie ma nel contempo avvertono il timore della frammentazione e di non essere sempre all’altezza, disperdendosi in un’esistenza povera di paradigmi, con valori scadenti e temporanei, con pochi punti di riferimento e poche domande di senso.
Il progetto Cavanis dell’Ingegnere Umanista, ad una solida formazione tecnologica vuole coniugare una forte componente umanista e spirituale, capace di fornire agli studenti di oggi (i cittadini di domani) gli strumenti culturali ed etici capaci di recuperare la priorità della persona sulla macchina, del pensiero critico sull’istruzione operativa, della creatività sulla ripetitività, dell’inclusione sulla chiusura.

Il 5x1000 al Cavanis, quest'anno
Il Cavanis di Possagno chiede a tutti, davvero a tutti ...
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