Una Conferenza Stampa da Ricordare: la 5ª Linguistico incontra l’autore Giancarlo Cunial
Oggi vogliamo condividere con voi un momento speciale vissuto dalle studentesse della 5ª Linguistico, protagoniste di una straordinaria conferenza stampa con lo scrittore Giancarlo Cunial, autore di tre opere dedicate ad Antonio Canova: “Canova le molte vite”, “Canova a parole sue” e “Canova and his many lives”. In un clima di curiosità, preparazione e passione, le ragazze hanno assunto il ruolo di vere giornaliste internazionali, dando voce a testate prestigiose come: The New York Times – Juliett Smith = Silvia Chemello, Die Zeit – Charlotte Rosenberg = Francesca Vaccari, El País – Alba Rodrigo Marquez = Cloe Andretta e Le Parisien – Manon Dubois = Agnese Frozza. Le domande rivolte al prof. G. Cunial sono state puntuali, profonde e articolate, spaziando dalla genesi del primo libro – nato dopo quattro anni di raccolta di materiali e concepito inizialmente come una guida turistica divulgativa – alla decisione di tradurre l’opera in inglese per raggiungere un pubblico più vasto. Si è poi parlato dell’ultimo libro, in cui Canova “parla” direttamente al lettore, offrendo un approccio originale e coinvolgente alla sua figura. Non sono mancati spunti sorprendenti, come l’episodio in cui Canova dipinse un falso autoritratto di Giorgione per mettere alla prova i critici d’arte romani, o l’analisi del suo studio-impresa, una vera “factory” ante litteram. Il prof. G. Cunial ha tracciato un parallelo con Andy Warhol, sottolineando come Canova avesse già introdotto logiche moderne di prototipazione e diffusione: le sue opere venivano replicate, i modelli in gesso regalati alle accademie per la formazione degli studenti, e lui stesso curava la propria immagine pubblica con strategie che oggi definiremmo di “autopromozione” e marketing culturale. Tra biografia, aneddoti e riflessioni profonde, il prof. G. Cunial ci ha guidati in un viaggio nella vita di un artista poliedrico e visionario: scultore, imprenditore, diplomatico e filantropo. Proprio quest’ultima dimensione, spesso trascurata, è stata valorizzata dall’autore come essenziale per comprendere appieno la figura di Canova, soprattutto per renderla attuale e significativa agli occhi delle nuove generazioni. Durante la conferenza, è emerso anche un lato educativo e pedagogico della figura di Canova, che – come ci ha raccontato il prof. G. Cunial – fondò una scuola nazionale italiana per raccogliere e far crescere giovani talenti provenienti da tutte le regioni. Per Canova, la scuola non doveva essere solo trasmissione di nozioni, ma un luogo dove si formano relazioni e si educa il cuore. “A scuola – diceva – non ho imparato nulla di utile, ma ho imparato la relazione”. Il prof. G. Cunial ha ribadito come l’educazione sia soprattutto relazione, e che insegnare significa lasciare un segno, non riempire una mente. Il sapere vero nasce dal fare, dall’esperienza diretta, dalla scoperta. Un messaggio forte e attualissimo per chi vive la scuola oggi. Alla domanda “Come possiamo rendere Canova più accessibile ai giovani?”, l’autore ha sottolineato l’importanza di coltivare la lettura, l’osservazione, la curiosità, e di avvicinare i bambini all’arte attraverso il gioco, l’esperienza e la manualità. “Fino ai 12 anni – ha detto – i bambini vivono nell’età del cuore, quella dell’immaginazione e del movimento. Dobbiamo educarli lì, dove nasce il pensiero vero”. Ringraziamo di cuore prof. Giancarlo Cunial per la sua disponibilità, la sua passione e la sua capacità di dialogare con i nostri studenti, trasformando la letteratura d’arte in un racconto vivo, coinvolgente e accessibile. E come ci ha confidato in anteprima… potremmo aspettarci presto un nuovo libro! Non solo su Canova… Il prossimo libro parlerà sulla Biosfera in Monte Grappa – Riserva Mab, zona che fa parte dell’Unesco e poi una raccolta di detti e proverbi popolari. Restiamo in attesa!




